«Osama Bin Laden è stato ucciso. Giustizia è fatta». L'annuncio del presidente americano Barack Obama in diretta tv, quando in Italia erano quasi le 5 del mattino, scuote gli Stati Uniti e rimbalza nei cinque continenti. Il ricercato numero uno al mondo, il simbolo del terrore, l'uomo che ha incarnato il Male a partire dalla terribile strage del settembre di 10 anni fa a New York, è morto. Negli Stati Uniti le parole di Obama hanno un effetto immediato: la gente si riversa per strada nel cuore della notte. E festeggia. Il coro «Usa, Usa», l'inno nazionale cantato a squarciagola, le bandiere a stelle e strisce che sventolano, le urla di gioia. L'America, dopo dieci anni, ritrova orgoglio e vigore con una notizia che segna una vittoria che forse nessuno più attendeva dopo la lunga e fino ad oggi infruttuosa caccia al terrorista-simbolo che sembrava inafferrabile. Sfuggito alla cattura sulle montagne di Tora Bora, nei mesi immediatamente seguenti l'11 settembre, Bin Laden aveva continuato a guidare la rete terroristica cambiando diversi nascondigli e facendosi sentire periodicamente con messaggi in video o in audio. Ma tutto questo ora appartiene al passato. Le manifestazioni di giubilo nelle principali città americane sono andate avanti tutta la notte: Times Square e Ground Zero a New York e il mall davanti alla Casa Bianca a Washington i luoghi simbolo di questa celebration night che diventerà inevitabilmente il contrappunto dei pianti e dell'America in ginocchio dopo il crollo delle Torri Gemelle.
IL BLITZ - È stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa. Osama Bin Laden è stato «terminato» - questo il temine utilizzato per comunicare l'uccisione del capo di Al Qaeda. Nel corso del blitz di un commando americano,pianificato negli ultimi due mesi, condotto contro quella che era diventata la residenza segreta del leader terrorista, un condominio fortificato a circa 70 chilometri a nord di Islamabad. Con lui sono state uccise altre quattro persone. Fonti del Pentagono riferiscono che le forze speciali che hanno effettuato l'operazione avevano provato più volte il piano di attacco per evitare vittime tra civili innocenti. Uno dei quattro elicotteri che hanno preso parte all'operazione contro il compound di Bin Laden, secondo fonti ufficiali coperte da anonimato, si sarebbe schiantato dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco esplosi da terra, anche se viene specificato che non ci sono state vittime. La fonte ha aggiunto che durante il raid donne e bambini sono stati presi in custodia.
IL GIALLO DEL CADAVERE - Il corpo di Bin Laden, è stato annunciato, è «in custodia» alle forze militari statunitensi, anche se un funzionario americano ha parlato di una sepoltura in mare già effettuata nel rispetto dei dettami della religione islamica. Diversi siti mettono in dubbi l'autenticità dell'immagine del corpo tumefatto di Bin Laden diffusa dalla tv pakistana e anche il sito peacereporter.net parla di un «falso clamoroso» sostenendo che si tratti in realtà di una vecchia fotografia ritoccata con un programma di fotoediting e circolata già nel settembre del 2006.
IL RUOLO DEL PAKISTAN - Un'altra circostanza oscura è quella sul ruolo dell'intelligence pachistana. L'operazione, secondo quanto inizialmente annunciato, si sarebbe svolta in collaborazione con l'anti-terrorismo pakistano, anche se le autorità di Isalamabad hanno smentito la circostanza. E anche da fonti Usa è arrivata una ricostruzione differente, secondo cui il Pakistan non sarebbe stato preventivamente informato del blitz, segno questo di una mancanza di fiducia negli alleati da parte della Casa Bianca. Il ministero degli Esteri pakistano ha confermato la notizia della morte di Bin Laden e ha precisato che «il blitz è stato condotto direttamente dagli Stati Uniti in territorio pakistano».
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