Esce oggi in tutti i negozi di dischi il nuovo progetto dei Tiromancino,'L'essenziale'. Un termine, quello da cui l'album prende il titolo, che vuole essere un vero e proprio filo conduttore dell'intero lavoro. ''In un periodo cosi' caotico -ha spiegato il band leader, Federico Zampaglione-, dove a regnare pare che siano solo il superfluo e l'esteriorita', l'essenziale penso che sia un concetto di cui necessitano tutti. Il termine ovviamente descrive anche il modus operandi con cui sono stati composti gli arrangiamenti. Sono voluto tornare a suoni semplici''. E' un sound, quello a cui Zampaglione e' voluto tornare, in cui, rispetto ai suoi precedenti lavori, il pianoforte cede il posto ad un uso massiccio della chitarra, ''che rimane -spiega il cantante- il mio strumento preferito. Il piano invece mi aveva stancato, perche' enfatizza certe caratteristiche della mia produzione artistica, trasformando la malinconia in tristezza''. L'atmosfera malinconica pero', marchio di fabbrica dei Tiromancino, pur persistendo, in questo disco si riduce notevolmente. ''Sto vivendo un periodo molto positivo della mia vita -ha aggiunto il cantante-, sia sotto il punto di vista professionale che sotto quello degli affetti. Ciononostante pero' estiste sempre dentro di me un fondo di malinconia, che e' poi la molla che da' il via alla creativita'. Sara' anche perche' io vengo dal blues''. E di blues ce n'e' molto in 'L'essenziale', per la registrazione del quale Zampaglione si e' avvalso della collaborazione di musicisti americani. ''Amo molto gli Stati Uniti -ha spiegato il cantante- e attraverso questi musicisti ho voluto dare un sound piu' anglosassone al progetto. Soprattutto per la parte delle chitarre, poi, mi sono ispirato a tutto il repertorio degli anni '70, che va dai Cream ai Led Zeppelin''.
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