Pioneer è al lavoro sull'integrazione di sistemi Android nelle auto, con un approccio HUD. Si tratta di usare schermi all'altezza del parabrezza – o nel parabrezza stesso - in modo che guidatori e passeggeri possano consultarli senza distogliere lo sguardo.Questi schermi si chiamano HUD (Head Up Display), e General Motors solo alcuni mesi fa aveva anticipato che sarebbero stati "presto disponili" (General Motors, head-up display presto sulle auto). Una previsione che potrebbe rivelarsi affidabile, per una volta. La proposta di Pioneer è simile all'idea di GM. Un grande schermo che integra un sensore GPS e connessione dati, del tutto simile a quanto vediamo ormai quotidianamente sugli smartphone. Lo schermo tuttavia non è integrato nel parabrezza - soluzione probabilmente ancora lontana da una realizzazione concreta – ma nella plancia dell'auto. Il prodotto definitivo dovrebbe tuttavia offrire piena trasparenza, in modo che i dati visualizzati si combinino con la visione della strada. Il prototipo mostrato funzionava collegato a un telefono Android (per una volta non si parte dall'iPhone). Questa peculiarità dimostra che è possibile integrare ancora maggiormente lo smartphone nella vita quotidiana, e farne un dispositivo portatile e presente in tutti i contesti in cui ci possiamo trovare, auto compresa. Il telefono fornisce inoltre la connessione dati necessaria per mantenere aggiornate le informazioni del sistema. In futuro l'auto potrebbe essere semplicemente un terminale a cui collegare il telefono, che farà da navigatore, centro multimediale e collegamento con la Rete.
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