Via alla nuova era di Symbian: per Nokia più rischi o vantaggi?

Il quadro dell'industria dei cellulari, lato piattaforme operative, è tutto sommato chiaro: da una parte Apple, Research in Motion e Nokia, dall'altra Google e Microsoft. Non si tratta di due schieramenti uniti e fra loro contrapposti, sia ben chiaro. Semplicemente vi sono aziende che hanno scelto (o perchè costrette dagli eventi) di fare da sole, costruendo le proprie velleità di successo negli smartphone su un ecosistema chiuso ad altri produttori, e altre che invece basano sulle alleanze con questi ultimi il proprio modello di sviluppo. Nokia, che nei cellulari gioca ancora da market leader, è l'azienda che più delle altre è stata costretta a cambiare strategia in relazione alla prepotente ascesa della concorrenza. L'ultima conferma, indiretta, di una certa "insofferenza" alle mutate condizioni di mercato è arrivata nelle scorse ore con l'annuncio, ad opera della Symbian Foundation, di sostanziosi cambiamenti in seno al consorzio non profit creato due anni fa dalla società finlandese in collaborazione con altre 150 aziende. Fra queste c'erano, quali esponenti del board, Sony-Ericsson e Samsung. Due produttori fino a ieri fedeli "sponsor" della piattaforma e che oggi hanno invece sposato in toto la causa Android, ufficializzando sul campo, di fatto, l'abbandono di Symbian per i rispettivi futuri telefonini. Nokia si ritrova così, gioco forza, ad essere l'unico attore a disporre di questo sistema operativo, di cui ne avrà ovviamente (con tutti i vantaggi e gli oneri del caso) il pieno controllo in termini di futuri sviluppi. Assai esplicito in proposito il commento di Jo Harlow, senior vice president e capo della divisione smartphone della casa scandinava: "il futuro di Symbian come piattaforma non dipende dall'esistenza della fondazione". Che infatti chiuderà, dal punto di vista strettamente operativo, i battenti. Fa specie però notare come l'annuncio di cui sopra arrivi a pochi giorni di distanza da quello con cui la Foundation confermava di aver finanziato con 22 milioni di euro (11 dei quali ricevuti dalla Commissione Europea) la nascita del consorzio Symbeose, acronimo di Symbian Embedded Operating System for Europe. Un consorzio in cui convergono 24 aziende del mondo hi-tech ed il cui compito sarà quello di sviluppare una nuova generazione di tecnologie destinate alla piattaforma e finalizzate agli utenti mobili del Vecchio Continente. Un progetto ad uso e consumo di Nokia?

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