Sanremo riabilita Morgan come ospite di Patty Pravo

Morgan sarà sul palco del Festival di Sanremo grazie all'invito di Patty Pravo per la serata 'ospiti' del venerdì. E' quanto annunciato dal direttore artistico Gianmarco Mazzi e il presentatore della kermesse canora Gianni Morandi in una nota letta in diretta a 'Domenica In-L'Arena' su Rai Uno. «Per un musicista fare musica, stare sul palco, incontrare gente è la vera vita. Assisteremo ad una ’performance’ ad alto tasso artistico» assicurano. Dopo l’intervista-scandalo del cantante Marco Castoldi, in arte Morgan, alla rivista ’Max’, il Teatro dell’Ariston, in partenza il 15 febbraio, gli riapre dunque le porte. Nell’intervista dichiarò di fare uso di droga, e gli costò la partecipazione al Festival. Eppure «la rifarei, così come rifarei tutto quello che ho fatto - ha dichiarato recentemente Morgan ai microfoni di Chiara Gamberale nel programma di Radio 2, ’Io, Chiara e l’Oscuro’ -. Se l’ho fatto vuol dire che era inevitabile». Per poi però ammettere subito che «è stato un errore, la partecipazione da Santoro è stata un errore, il modo in cui l’ho fatto è stato un errore. Quindi dipende soltanto da me, ho sbagliato». Errore che oltre all’esclusione dal Festival, gli è costato anche l’allontanamento dalla figlia Anna Lou, avuta dall’ex compagna Asia Argento. E soltanto di recente gli è stata riconosciuta dai consulenti del giudice chiamato a decidere sulla revoca della potestà parentale chiesta dalla madre la sua capacità di «affrontare la genitorialità». «Non è una notizia - è il commento di Morgan sulla decisione dei giudici al settimanale 'Vanity Fair' -, è normale, ovvio. Ci mancava pure che non fosse così: la revoca della potestà parentale si chiede per comprovati e gravissimi motivi, l’abuso sessuale, la violenza, l’omicidio». «Basta dubbi su di me come padre - ha proseguito -. Ora che è stata fatta un po’ di luce e di chiarezza sul mio rapporto con la bambina e non si va più a dubitare della mia onorabilità, della mia buona fede e della mia bravura come padre, ora che vengo indicato come una persona positiva dagli esperti che mi hanno osservato con mia figlia, basta». A Natale Morgan aveva pure scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una lettera che ora definisce «un gesto disperato. Non mi aspettavo certo che il presidente rispondesse o intervenisse». Ora il suo desiderio è «quello che era stato pattuito in questi anni: il poter fare le visite a weekend alterni, essere presente nella vita della figlia con la naturalezza con cui posso andare a trovarla e può venire a trovarmi lei, le vacanze di Pasqua, di Natale e un mese d’estate». E quest'anno spera di «riabbracciarla. Parlarle. Guardarla negli occhi e metterci a cantare».

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