Chiede scusa a tutti la falsa terremotata de L'Aquila che durante Forum, la trasmissione condotta da Rita Dalla Chiesa su Canale 5, ha elogiato il governo sostenendo che nel capoluogo abruzzese tutto è tornato normale dopo il sisma. «L'Aquila è ricostruita», «ci sono case con giardini e garage», «la vita è ricominciata», «ringraziamo il presidente», chi si lamenta «lo fa per mangiare e dormire gratis» in albergo, ha detto la signora Marina Villa, 50 anni.
«QUADRO DISTORTO» - Le sue parole hanno scatenato una bufera. L'assessore alla Cultura dell'Aquila, Stefania Pezzopane ha denunciato l'accaduto con uno sfogo online ripreso da vari siti abruzzesi e rilanciato anche su Facebook: «È un quadro distorto e assolutamente non veritiero», presentato in tv sulla ricostruzione in Abruzzo da «persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L'Aquila». E infatti la Villa, 50 anni, non è dell'Aquila bensì di Popoli, paesino abruzzese e quello che nella puntata andata in onda venerdì impersonava suo marito era un uomo conosciuto in trasmissione con la quale ha recitato la storia di una «terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa» in fase separazione.
«NESSUNO MI HA COSTRETTO» - Così ora, in un'intervista audio al Centro, quotidiano abruzzese chiede scusa a «tutti gli aquilani e a tutti gli abruzzesi» per la parte che confessa era recitata ma - dice - «nessuno mi ha pagato o costretto a dire queste frasi, mi sono uscite così a me, ingenuamente». Per un rimborso spese, un gettone da 300 euro. Dal canto suo la conduttrice Dalla Chiesa ha respinto ogni critica al mittente: «Ho fatto puntate interi sugli aiuti, ho persino mandato i peluche ai bambini. Vergogna a me? No, io non l'accetto». E in una nota Mediaset la difende a spada tratta: «Nessuno può mettere in dubbio la professionalità e la buona fede di Rita Dalla Chiesa. Lo scontro politico, per quanto aspro, non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune». E «arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge».
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