La letteratura, l’arte, la musica – chi più apertamente, chi meno – hanno sempre ritenuto fonte di ispirazione inesauribile la mamma. In effetti, se è stata istituita addirittura una festa in suo onore, non è il caso di sottolineare la sua importanza. I genitori sono entrambi importanti ed insostituibili, ma, sarà per il fatto che cresciamo nel corpo della mamma, sarà perchè lei ci dedica tutte le sue attenzioni, il legame con lei diventa inscindibile e insostituibile.
Anche da adulti non finiamo mai di prenderla come esempio, come modello o come antitesi di quello che vogliamo essere e vogliamo diventare. Sono chiamati “mammoni” quelli che di questo legame fanno quasi uno scudo per non lanciarsi nel mondo, ma le braccia della mamma sono così confortevoli! Nessuno ci capisce e nessuno ci fraintende come la mamma! Del resto, chi ci è così vicino spesso non riesce a vedere chiaramente quello che siamo e dove andiamo.
La festa della mamma è diffusa in tutto il mondo e, in passato come oggi, viene considerata una delle festività più importanti e sentite. In ogni latitudine, in ogni nazione e in ogni cultura, la figura della mamma è celebrata e riverita, anche se nei Paesi più ricchi diventa un’occasione di commercio e consumismo. Eppure, le origini della festa della mamma sono antichissime e, sebbene molto combattute, ci sono dei punti in comune tra tutte le versioni in circolazione. La storia della festa della mamma parte dall’antica Grecia per arrivare in Inghilterra, passando per la Roma imperiale fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nell’antica Grecia, la festa della mamma è collegata alle divinità pagane femminili: a quanto pare, i greci dedicavano un giorno dell’anno alle proprie madri, proprio in occasione della festa in onore della dea Rea, sposa di Crono e madre di tutti gli dei. Per i Romani il culto di Rea si diffuse col nome di Cibele, la personificazione della Madre Terra, protettrice della vegetazione e dell’agricoltura. Per festeggiare questa importante divinità, i Romani istituirono nel mese di maggio un’intera settimana di festeggiamenti, detta “Floralia”
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