“Che cosa vogliono da me? Io non ho mai fatto male a nessuno”. Carmine, fratello del più famoso Michele Misseri, si difende in questo modo di fronte all’accusa mossagli dagli investigatori che lo collocherebbe in una posizione di primo piano in relazione all’omicidio della piccola Sarah Scazzi. L’incarcerazione di Carmine Misseri, avvenuta questa mattina all’alba, posa un altro tassello all’interno del rompicapo che è diventata l’inchiesta sulla morte della ragazzina di Avetrana.
La trasmissione Chi l’ha visto ha intervistato il fratello del mostro poco prima del suo arresto, proprio in relazione al suo presunto coinvolgimento nel caso. L’uomo, accusato insieme a suo figlio di aver aiutato Misseri a occultare il corpo della nipote, si è difeso dalle accuse a suo carico, fornendo la sua versione dei fatti. Carmine e Cosimo Cosma, secondo quanto raccontato alle telecamere della trasmissione di Federica Sciarelli, sarebbero completamente estranei alla vicenda. L’arresto dei parenti di Misseri, dunque, sarebbe solo un altro dei vicoli ciechi all’interno dei quali, in questi mesi, si sarebbero imbattuti gli inquirenti. A tal proposito, Carmine racconta: “Mio fratello è colpevole, ne sono sicuro, e gli rimprovero il fatto di non averlo raccontato prima, di non aver detto subito tutta la verità. Io, però, non c’entro. Quando è morta Sara, mio fratello mi ha chiamato per dirmi che, nel caso in cui sua moglie mi avesse telefonato, avrei dovuto dirle che era andato a recuperare alcuni cavalli scappati. Sulle prime, preso com’ero dal lavoro, non ci ho dato peso. Solo dopo, quando ho appreso cos’era successo, ho cominciato a collegare le cose”.
E sul fratello ha aggiunto: “Michele è un attore ma io posso camminare a testa alta perché non ho fatto niente. Sarah era una bambina, non un cane o una busta di spazzatura che puoi prendere e buttare via. Solo lui ha la colpa di questo omicidio”.
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